Non escludo una riforma della Rai, ma basta ipocrisie sulle nomine
Francesco Filini, responsabile programma di Fdl e membro della Commissione Finanze alla Camera l’Italia cresce più della media Ue. Se I ‘aspettava?
«Il Pil a +0,7 è più di quanto avessimo stimato. Segno che le nostre stime erano serie e prudenti, a differenza di altri Paesi che invece sparano in alto. In un’economia europea e mondiale in difficoltà anche a causa dei conflitti, l’Italia esce a testa alta, e fa meglio di Germania e Gran Bretagna. Eravamo il fanalino di coda, grazie alle riforme messe in atto dal governo non è più così. E se la Bce abbasserà il costo del denaro, sono convinto che alla fine dell’anno andremo oltre le stime».
Le opposizioni però parlano di «numeri da brivido» e pre- visioni sbagliate.
«Sarebbe il caso di uscire dalle opinioni e guardare ai dati reali. In un anno i lavoratori in questo Paese sono aumentati di mezzo milione. E questo anche perché il Governo ha fatto sì che molti cittadini scendessero dal divano. Quella di ieri era l’Italia dell’assistenzialismo, quella di oggi un ‘Italia operosa e produttiva».
Il vertice Italia-Africa di due giorni fa può essere un’ulteriore occasione di sviluppo?
«Un evento epocale che entrerà nei libri di storia. Ribaltiamo il paradigma dello sfruttamento e investiamo in Africa, facendo in modo che quel continente progredisca a beneficio non solo dei suoi cittadini, ma anche dell’Europa e dell’assetto geopolitico mondiale. E in questo modo riaffermiamo il diritto degli africani a non emigrare, garantendo loro occasioni di sviluppo e di lavoro nella loro terra».
Dunque nessuna «scatola vuota», come sostiene il Pd?
«L’opposizione non si è resa conto dello sgarbo reso al Presidente Mattarella, che al vertice ha dato grande centralità. Anche l’intervento del leader dell’Unione africana Moussa Faki, descritto come polemico da chi ne ha estrapolato un passaggio, è stato in realtà un elogio dell’impegno messo ln campo da Meloni. Quanto alla scatola vuota, il patto è paritetico proprio perché i progetti li scriveremo insieme ai leader africani. Noi abbiamo offerto una cornice».
Critiche sono piovute anche sull’accordo con l’Albania, per il quale ieri c’è stato il sì della Corte Costituzionale.
«Provo quasi tenerezza: qualsiasi cosa faccia il governo viene contestata prefigurando catastrofi. poi smentite dai fatti. L’accordo con Tirana è stato firmato da Edi Rama, esponente socialista e della sinistra albanese. Mentre per la sinistra nostrana è arrivata l’ennesima doccia fredda».
Lei è capogruppo per Fdl in Vigilanza Rai. La governance della tv pubblica è da riformare?
«Curioso che per la sinistra la riforma fatta da Renzi diventi lottizzazione solo se al governo non ci sono loro. Detto questo, non escludo che in futuro, dopo aver nominato il nuovo Cda e i nuovi vertici, si possa trovare un assetto di governance migliore. Prima però bisogna mettere da parte le ipocrisie».
Dunque la riforma della Rai può entrare nell’agenda di governo?
«Non lo escludo. Ora però concentriamoci sui temi già in cantiere: premierato e riforma della giustizia».
Sta lavorando al programma per Ie Europee?
«Fdl da sempre si batte per un’Europa che sia davvero un’entità politica e lasci le singole nazioni libere di sviluppare i propri interventi di politica interna. Un’Europa forte, dunque, con nazioni altrettanto forti».