“La campagna della sinistra e della stampa militante a lei allineata sulla presunta crisi dello spread è davvero ridicola, soprattutto se si pensa che prima dell’ insediamento del governo Meloni lo spread con Mario Draghi e ‘i migliori’ era ben a 250.
Di più: a novembre 2019, quindi prima di guerra e pandemia, lo spread col governo giallorosso era oltre i 300, ben al di là di quello registrato oggi. La verità è che la sinistra non ha più argomenti, finita la retorica sul pericolo fascista e sull’isolamento internazionale, gli anti italiani di mestiere giocano l’aiuto da casa e provano a soffiare sullo spread.
Un film già visto: non riescono a vincere le elezioni e provano a ribaltare l’esito del voto con fattori esterni, ma purtroppo per loro gli italiani ormai li conoscono bene.”